TECNOLOGIA &BUSINESS

 
 
 

Spazio 24 - notizie e immagini dal cosmo

 
HOME DEL DOSSIER

Video e fotografie

Esplorazione spaziale

Cronache dallo spazio

Shuttle

Terra e cielo

Corpi celesti

Marte

Nella galassia Girandola

di Gigi Donelli

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
10 novembre 2009

A circa 15 milioni di anni luce da noi, lo spettacolo della galassia Girandola del sud è stato catturato come mai era accaduto prima dal telescopio Hubble. Lo sguardo ravvicinato è stato gettato dalla Wide Field Camera 3 (WFC3), la "macchina fotografica" spaziale che rappresenta uno dei maggiori risultati dell'intervento di potenziamento compiuto nello scorso mese di maggio dall'equipaggio dello Shuttle Atlantis con la missione STS-125.

Al centro della Girandola
M83, detta la Galassia Girandola del Sud (e diversa dalla galassia Girandola-M101), si trova nella costellazione dell'Idra. Al suo interno ci sono processi di formazione di nuove stelle che gli osservatori assicurano essere molto più "rapidi" di quanto accade nella nostra Via Lattea, soprattutto nel suo nucleo. Hubble è riuscito a catturare la miriade di stelle vicino al centro della galassia, la regione luminosa biancastra distinguibile all'estrema destra dell'immagine di apertura. La grande sensibilità di WFC3 e la sua ampiezza sulle lunghezze d'onda, dall'ultravioletto al vicino-infrarosso rivela stelle in differenti stadi evolutivi. Ci sono poi centinaia di migliaia di stelle singole, molte delle quali sono supergiganti rosse e blu.

Dove crescono le stelle
La nuova generazione di stelle si sta formando concentrandosi soprattutto ai confini esterni delle spirali (in alto a sinistra nell'immagine di apertura): sono stelle neonate che non hanno più di qualche milione di anni d'età e che in questa fase emergono dai loro ardenti bozzoli gassosi di idrogeno di colore rosso. Come i batteri nel formaggio, scavano una sorta di "effetto emmenthal" nelle spirali. Gradualmente i venti tumultuosi delle nuove arrivate sgombrano il campo dalle polveri cosmiche rivelando iridescenti ammassi stellari di un colore blu brillante. Il materiale stellare sembra incanalarsi dal centro della galassia dove è più intensa l'attività di formazione e grazie a WFC3, i ricercatori che hanno lavorato su questi scatti negli ultimi tre mesi hanno individuato anche i resti di almeno 60 supernove. Per raccogliere queste immagini straordinarie si è mossa una vera e propria task-force di osservazione e analisi che ha coinvolto la Nasa, l'agenzia spaziale europea Esa e tre centri di ricerca universitari tra Stati Uniti e Australia.

10 novembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-